Preparazione e innesto

A gennaio inizia la preparazione del legno selvatico e delle marze, ovvero gemme ricavate dai tralci di vigneti certificati a seguito della potatura, che verranno conservati refrigerati per mantenere integre tutte le proprietà . Il legno selvatico farà da base per l’innesto della marza da cui originerà la nuova vite. L’innesto utilizzato è definito “innesto ad omega” in quanto l’unione tra la marza e il legno selvatico ricorda la lettera Omega dell’alfabeto greco. Ciò consente un maggior afflusso di linfa e un miglior attecchimento della marza.

La paraffinatura

La “talea” o barbatella, ovvero il prodotto dell’innesto tra il legno selvatico e la marza, viene paraffinata con paraffina rossa resistente agli attacchi fungini e posta all’interno di cassoni colmati con segatura. Tale passaggio permette di mantenere il prodotto stabile con la corretta umidità in modo che sia pronto per il successivo processo di “forzatura”. 

Forzatura e scasso

A partire dall’inizio di aprile i cassoni vengono posti in locali a temperatura controllata di 40°C per 5 giorni per favorire una rapida ripresa vegetativa della pianta. Successivamente la temperatura viene portata a 20°C per altri 10 giorni in modo da permettere la formazione del “callo”, ovvero un agglomerato di linfa in corrispondenza dell’innesto a omega che permette di mantenere saldo l’innesto. Si procede poi con lo scasso, ovvero l’estrazione delle barbatelle dai cassoni, la pulizia della segatura in eccesso e un nuovo passaggio di paraffinatura per la messa in vivaio.

Messa in vivaio

Le barbatelle riparaffinate vengono poste per un paio di giorni in ceste colme d’acqua per favorire la ripresa vegetativa e successivamente possono essere piantate manualmente in vivaio. La preparazione del vivaio prevede la stesura di file di pacciamatura e ala gocciolante, verranno poi piantate le barbatelle con una densità di 15 circa per metro lineare.

Estirpo e cernita

A partire dal mese di novembre, in seguito alla caduta delle foglie, le barbatelle vengono estirpate e inizia il processo di potatura, cernita e immazzolamento. Tutti i mazzi vengono identificati con il passaporto fitosanitario riportante il genere, il tipo di materiale, la categoria, il paese di produzione, il riferimento del lotto, l’anno e la varietà dell’innesto e del portainnesto. In attesa di essere messe in commercio vengono mantenute all’interno di celle frigo a temperatura controllata di 4°C.

AZIENDA AGRICOLA LOVISOLO PIERLUIGI

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